Abbiamo visto come sia possibile superare situazioni di sofferenza mediante l’accettazione radicale. Un’altra modalità per superare una fase di intenso stress è lavorare, in modo sano, sulla chimica del proprio corpo. Infatti, quando proviamo emozioni particolarmente intense, non è solo la nostra mente ad attivarsi ma anche il nostro corpo, in quello che viene definito uno stato di arousal. Questa reazione è spesso funzionale, perchè utile ad allertare tutto il nostro organismo per reagire in maniera più efficace a stimoli esterni. Ma alla lunga un stato simile può avere effetti deleteri, portandoci all’esaurimento delle nostre energie fisiche e cognitive e mantenendo così uno stato di sofferenza. Usare delle semplici tecniche, di comune buon senso, può aiutarci a ridurre l’arousal e rientrare in uno stato di maggiore regolazione delle emozioni. Tra le modalità più tipiche, ritroviamo:

– Ridurre la temperatura del volto con acqua fredda. Tratteniamo il fiato e immergiamo il volto in una bacinella piena di acqua abbastanza fredda, sotto i 10 gradi per intendersi. Restiamo in apnea per qualche istante, senza sforzarci troppo. Fatto questo, osserviamo gli effetti ottenuti sul nostro corpo. Possiamo continuare con questa operazione finché il nostro livello di attivazione non sia sufficientemente alto. Altrimenti possiamo ripetere l’operazione finché rabbia, paura etc. non sono diminuite d’intensità. Un’alternativa per chi non se la sente di fare questo esercizio, può essere fare una doccia calda o tenere in bocca o nella mano un cubo di ghiaccio finché lo si tollera.

– Fare esercizio fisico intenso. Un’emozione intensa è anche una grande energia che si accumula nel nostro corpo e che deve essere espressa. La repressione funziona poco e male, specialmente nel lungo termine. Molto più sano è scaricare l’emozione impegnandosi in attività sportive. Se non siamo disposti a questo, anche fare una passeggiata a passo svelto può essere utile.

– Lavorare sul respiro. Cerchiamo di respirare profondamente con la pancia,. Il modo più rilassante di respirare è proprio quello in cui il diaframma sale e scende, permettendo all’addome di gonfiarsi e di contrarsi, senza limitarsi a espandere solo il petto. Non c’è una misura standard ma evitiamo più di 6-7 respiri in un minuto. Meglio fare espirazioni più lunghe delle inspirazioni.

– Fare esercizi di rilassamento. Un altro modo efficace per abbassare l’arousal è quello di adoperare tecniche di rilassamento. Tra queste, alcune delle più note sono il training autogeno e il rilassamento muscolare progressivo. Sono tecniche abbastanza facili da apprendere sotto la supervisione di un tutor esperto. La meditazione è una modalità di dirigere l’attenzione verso stimoli interni o esterni e non può essere considerata come una tecnica di rilassamento.

Un altro modo per affrontare emozioni particolarmente intense è quello di distrarsi. In questo caso non stiamo cambiando la chimica del nostro corpo, o almeno non direttamente. Stiamo invece spostando la nostra concentrazione su un’altra attività, e questo dovrebbe, anche se non subito rispetto ad una vasca di acqua gelata, portare ad una modulazione dell’attivazione. NON è utile ostinarsi a fare quello che si stava facendo prima, anzi vedendo che per la tensione non ci si riesce, questo potrebbe peggiorare le cose.

 Uno dei modi più comuni può essere dedicarsi ad hobby o comunque attività del tempo libero come guardare un film, giocare al computer, navigare in internet o ascoltare musica. Tutte attività che portano la nostra mente altrove, lontano dal pensiero che ci ha disturbato. Per chi ci è portato, anche mettere in atto comportamenti che aiutano gli altri può essere utile come per esempio fare una chiamata per supportare qualcuno in un momento di difficoltà, comprare un regalo o dare una mano in casa. Ancora, si possono attivare emozioni differenti da quelle che ci attivano in questo momento. Quindi vediamo una commedia se siamo in ansia per un esame oppure leggiamo un romanzo che finisce bene se ci sentiamo abbattuti. Tenere le distanze è un altro tipo di comportamento che ci aiuta quando vogliamo allontanarci da uno stato emotivo sgradevole. In tal caso, possiamo allontanarci fisicamente dalla situazione che ci genera stress, come chiuderci nella nostra stanza o comunque nella nostra confort zone; se non possiamo allontanarci fisicamente, allora limitiamoci ad osservare i nostri pensieri e facciamoci attraversare da essi senza ostinarsi a scacciarli; passeranno da soli se non reiterati nel tentativo di controllarli. Possiamo distrarci anche con giochini mentali, come contare o fare dei calcoli a mente, ricordare vecchie filastrocche o canzoni oppure, per chi è una persona religiosa, anche pregare può dare sollievo.

Insomma, come è noto, qualsiasi attività di tipo autoconsolatorio, purché sia sana e non ci danneggi, può risultare un ottimo escamotage per abbassare il livello di arousal e farci rientrare in quella che si definisce come “finestra di tolleranza”. E sarà questo l’argomento di uno dei prossimi articoli.