Studio di Psicologia
Dott. Ruggiero Punzi


Chi sono?

La mia formazione in psicologia è contraddistinta dalla fusione di due percorsi fondamentali, finalizzati a comprendere, nel modo più completo, come funziona un sistema pensante alla luce dei più recenti dati scientifici. Per questo è stato fondamentale integrare conoscenze avanzate di neurobiologia e di fisiologia con quelle della psicologia cognitiva e delle scienze del comportamento.

Il primo percorso è quello delle neuroscienze e della neuropsicologia clinica. Mi sono laureato con 110 e lode in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica all’Università di Bologna, classificata dal Censis come la migliore facoltà di Psicologia in Italia per ben dodici anni di seguito. Il corso mi ha fornito gli strumenti teorici e applicativi per valutare e riabilitare le principali patologie neuropsicologiche nell’adulto e in età evolutiva, utilizzando strumenti aggiornati in base alle più recenti evidenze sperimentali. A questo si aggiungono tecniche di supporto orientate alla persona e alla situazione socio-familiare. Dopo la laurea ho svolto il mio Tirocinio professionalizzante presso il Centro Studi e Ricerche in Neuroscienza Cognitive (CNC) del Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna; un centro di eccellenza che svolge attività clinica e di ricerca sui disturbi cognitivi e sulla loro riabilitazione. In questo periodo ho avuto la possibilità di seguire personalmente un ampio numero di casi clinici con differenti patologie (sia degenerative sia da lesione cerebrale acquisita) e soprattutto ho imparato a relazionarmi in equipe multidisciplinari e a creare alleanze terapeutiche con pazienti con compromissione funzionale da lieve a grave. La partecipazione ai colloqui clinici, la somministrazione di test psicologici e trattamenti riabilitativi e il confronto con situazioni multiproblematiche sono state una preziosa lezione che fa parte del mio bagaglio formativo e che cerco di applicare quotidianamente e con passione nel mio lavoro. Questa prima parte del mio percorso si è conclusa con il superamento dell’esame di Stato e l’abilitazione all’esercizio della professione con l’iscrizione all’Albo dell’Ordine degli Psicologi (Numero Albo 5841).

La seconda parte del percorso è stata quella della psicologia clinica e della psicoterapia cognitiva. Mi sono formato presso la scuola di Specializzazione in Psicoterapia Cognitiva Nous di Milano. Nei quattro anni di studio ho appreso i fondamenti teorici e le tecniche di intervento dell’approccio terapeutico cognitivista, con particolare attenzione alla mindfulness e alle cosiddette terapie di terza generazione. La scuola mi ha permesso di conoscere in maniera diretta e con molta esperienza pratica le principali tecniche terapeutiche nel trattamento di disturbi dell’area nevrotica, psicotica e di personalità, in particolare nell’adulto. La qualità peculiare della Scuola Nous è stata lo sviluppo di un profondo livello di consapevolezza personale come terapeuta, con grande attenzione alla creazione e allo sviluppo della relazione con il paziente e dell’accettazione e della disponibilità verso la propria sofferenza. Per me questo resta il punto fondamentale del mio lavoro: la relazione terapeutica. Come indicato dagli studi più recenti, oltre all’intervento tecnico, è proprio l’alchimia di emozioni tra due persone che si incontrano ciò che, più di ogni altra cosa, spiega e influenza l’esito di una psicoterapia. Questo mi è stato confermato sul campo dal mio Tirocinio di specializzazione, svolto prima presso il Servizio Dipendenze Patologiche dell’AUSL di Cesena e in seguito nell’Istituto Santa Chiara di Lecce. In queste strutture ho approfondito le mie conoscenze nella valutazione e nell’intervento in alcune patologie specifiche dell’adulto e dell’età evolutiva, quali l’ADHD e i Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Ma, soprattutto, le mie esperienze come terapeuta in queste strutture mi hanno permesso di avere un contatto di prima mano con i volti più differenti e complessi della sofferenza psicologica e hanno affinato quell’elemento umano di empatia e di condivisione che un percorso unicamente accademico non può dare.

Da anni mi sottopongo io stesso ad un percorso di terapia personale, cosa che ritengo ogni mio collega dovrebbe fare. Non è infatti possibile lavorare con un paziente e comprenderne appieno il disagio senza prima essersi messo in gioco in prima persona, cercando di comprendere le proprie difficoltà, di affrontare i propri fantasmi e di conoscere i propri limiti. Le difficoltà possono essere per il terapeuta, come per tutti, uno strumento di forza a patto che siano comprese e che si sia fatto su di esse un lungo lavoro di elaborazione. La costante supervisione e il confronto con un altro professionista sono essenziali per sviluppare e mantenere la consapevolezza in un processo continuo. In quest’ ottica la terapia personale assume un valore irrinunciabile e permette lo sviluppo dell’accoglienza verso la propria sofferenza e una crescita personale, aderente ai propri valori, che migliora la qualità della vita.